Honda ha deciso di rivedere i suoi programmi di sviluppo inerenti le auto elettriche alla luce di un andamento di mercato non favorevole a tale tecnologia. In tale ottica la Casa ha presentato la nuova generazione del suo sistema full hybrid. Dal 2027 al 2030 andrà a equipagiare 13 diversi modelli

A seguito del rallentamento del mercato relativo alle auto elettriche, anche Honda ha deciso di rivedere le sue proiezioni di settore secondo le quali il trenta per cento circa della sua produzione nel 2030 avrebbe dovuto essere coperto da auto full electric alimentate mediante batterie. Continuerà la messa a punto dei modelli “O Series” il cui debutto è previsto per il prossimo anno, ma non saranno più le uniche auto a fregiarsi del logo “H” con cui Honda intende connotare le sue berline “green”.
La nuova griffe, contrassegnerà infatti anche i nuovi modelli full hybrid, gli stessi che dal 2027 al 2030 saranno proposti in 13 modelli diversi tutti equipaggiati con nuove soluzioni strutturali e propulsive che contribuiranno a rendere più leggere ed efficienti le future auto rispetto alle full hybrid attuali. I nuovi power train saranno concettualmente simili agli attuali sistemi ibridi ma vedranno introdotte importanti migliorie e riprogettazioni pur mantenendo lo schema a due motori elettrici e un propulsore endotermico operante a ciclo Atkinson. Uno dei due motori elettrici provvede ad assicurare la trazione sull’asse anteriore attingendo energia da un pacco batterie che, quando necessario, viene ricaricato dal secondo motore elettrico. Questi opera quindi in qualità di generatore, risultando azionato dall’unità endotermica che lavora a regime fisso e in condizioni di elevata efficienza.
In caso di necessità, e sotto la supervisione di un sistema di controllo elettronico che interviene su specifiche frizioni, il motore termico può però collegarsi direttamente alle ruote anteriori diventando un elemento di trazione sostitutivo del motore elettrico. Ne deriva che sono previste tre modalità di guida con un passaggio sempre fluido e graduale da una all’altra. In “Ev Drive Mode” la trazione è unicamente elettrica, in “Hybrid Drive Mode” il motore elettrico muove le ruote utilizzando l’energia generata da quello termico e in “Engine Drive Mode” il motore termico è collegato direttamente alle ruote tramite una frizione.
Honda prevede di sviluppare due nuovi motori a ciclo Atkinson e a iniezione diretta, uno da un litro e mezzo di cilindrata e uno da due litri, una nuova unità di trazione anteriore e un più efficiente sistema di raffreddamento integrato. Il due litri andrà sui modelli di medie dimensioni dando luogo una riduzione dei consumi del dieci per cento circa rispetto ai consumi attuali, riduzione che si proporrà anche sui modelli equipaggiati con il motore da un litro e mezzo grazie anche a un ampliamento di oltre il 40 per cento dell’intervallo dei giri/motore caratterizzati dalla più elevata efficienza possibile. Così configurato il sistema non necessita mai di ricariche da rete, gli utenti non rischiano mai di ritrovarsi con le batterie a secco e non ci sono problemi di autonomia diversi da quelli proposti dalle auto tradizionali.
Tra i primi modelli che faranno propria la nuova generazione del sistema “e:Hev” la nuova “Prelude”, prevista per fine 2025. Essendo una coupè sportiva sarà anche equipaggiata con un’inedita trasmissione continua “S+ Shift” che accentuerà il dinamismo dell’auto senza compromettere le prestazioni ambientali del sistema ibrido. Controllerà con precisione i giri del motore durante l’accelerazione e la decelerazione, realizzando dei cambi di marcia virtula ma netti ed evitando l’effetto scooter che spesso affligge i cambi cvt. Prevista anche la disponibilità del sistema di trazione integrale “E-Awd” che rispetto a un sistema di trazione integrale meccanico può incrementare la forza motrice contribuendo a realizzare accelerazioni più decise.
Un sistema meccanico si limita in effetti a ottimizzare la coppia disponibile in base all’aderenza di ogni asse o di ogni ruota al terreno mentre “E-Awd” ha anche la capacità di controllare con precisione la coppia erogata dal motore conferendo al veicolo la possibilità di ottimizzare le traiettorie impostate indipendentemente dalle condizioni del fondo stradale. Agli upgrade introdotti a livello di power train farà infine eco la totale revisione della piattaforma che oggi funge da base per le berline di medie dimensioni. Sarà incentivata la rigidità, sarà ridotto il peso di un dieci per cento circa e sarà perseguita un’architettura modulare che permetterà ai vari modelli di condividere fino al 60 per cento dei componenti. Ciò nell’ottica di ridurre il costo di ciascun modello ibrido: introdotto dal 2027 in poi del 50 per cento rispetto all’analogo modello lanciato nel 2018.
Titolo: Sistema Honda full hybrid: nuovi powertrain
Autore: Redazione